LA MIA STORIA NEI "GIOVANI SESTESI"

La mia storia nei "GIOVANI SESTESI" attraverso le immagini

sabato 22 luglio 2017

Sindaco non butti via i soldi dei Sestesi

Se non interviene il questore, il prefetto o il ministro degl'interni, le spese del terrorista dovrebbero essere di comepetenza del comune dove avviene il decesso, quindi di Sesto San Giovanni.

Ricordo nuovamente al Sindaco Di Stefano che la campagna elettorale E' FINITA, e lo invito ad effettuare una verifica affinchè, si accerti che queste spese non siano dovute al comune Milano.
Oggi il comune di Milano ci chiede un rimborso di 2160,18 € per le spese funerarie del terrororista della strage di Berlino e sinceramente nemmeno io vorrei usare i soldi dei Sestesi per pagare queste spese, ma se per un giorno di gloria su tutti i giornali nazionali del Sindaco Di Stefano dobbiamo intentare una causa contro il comune di Milano per non pagare, che poi costerà un mare di soldi dei cittadini Sestesi dico al sindaco di pensarci bene, perché quelli che userà non sono soldi suoi ma soldi pubblici e in momenti difficili come quelli che stiamo attraversando e dove anche i comuni, sono in sofferenza economiche dovuto anche ai tagli dello Stato, credo, che sia giusto adottare il metodo del buon padre di famiglia e moderare le spese, decidere come spendere le risorse di bilancio con serità e responsabilità e non per capricci personali o ancor meglio, capricci post elettorali.

giovedì 20 luglio 2017

L'editoriale di Paolo Vino


Il Sindaco Di Stefano dica la verità!

Il NO ALLA MOSCHEA non è possibile e lo sappiamo tutti molto bene.
 
Sono contento che Di Stefano abbia preso in esame uno dei cavalli di battaglia dei Giovani Sestesi, il ridimensionamento della Moschea/Centro Culturale Islamico.
Un tema, quello della grande Moschea, che avevamo sollevato non appena saputo che la si sarebbe fatta in via Luini, zona periferica che non avrebbe attutito l’urto di un congestionamento di tante persone ...e tante auto tutte insieme ma soprattutto che avesse dimensioni “Metropolitane” , un tema quello della Moschea che abbiamo inserito anche nel programma Amministrativo elettorale del 2012.
La nostra proposta era quella di fare una Moschea/Centro Culturale Islamico a misura di Sesto, con prediche effettuate in Italiano e con accesso libero per tutti.
Conoscere le fonti che finanziavano la comunità e una maggiore condivisione/integrazione. Per capire di più abbiamo addirittura organizzato 2 convegni pubblici (siamo stati l’unica forza politica ad averlo fatto) e oggi leggo su tutte le più importanti testate giornalistiche nazionali locali e on line che LA MOSCHEA NON SI FARA’ PIU’.
Io non credo sia possibile fermare questo processo, tutto vero quello che leggo sul fatto che non sono stati rispettati i pagamenti vari ma forse qualcuno dimentica che la comunità Mussulmana è finita in via Luini perché si era costituito un comitato anti Moschea nel QT 3, luogo dove la comunità Mussulmana aveva acquistato in via Vittorio Veneto un capannone, quindi se il Sindaco Di Stefano dovesse bloccare il progetto di via Luini si ritroverebbe nuovamente la comunità mussulmana in via Vittorio Veneto in un posto tralaltro di loro proprietà.
Diciamo però le cose come stanno, la campagna elettorale è finita ha vinto Roberto Di Stefano e adesso potrà (sempre che i suoi alleati gli lo consentiranno) governare per cinque anni , ne ha tutti i diritti, e ha tutti gli strumenti per dimostrare e per realizzare la sua idea di città senza dover dire cose non vere come quello che la grande Moschea a Sesto San Giovanni NON SI FARA’.

giovedì 15 giugno 2017

Grazie a tutti !


Solo ora, a distanza di qualche giorni riesco a prendermi un po' di tempo per fare qualche riflessione  in merito alla fine delle elezioni 2017. Solo ora perché sono stati giorni intesi, carichi di adrenalina e tensione. Ho aspettato un po' per riprendermi da questo meraviglioso caos post elettorale. Oggi mi sento come se fossi tornato a casa dopo un lungo viaggio avventuroso. Sono stati giorni bellissimi, sicuramente stancanti ma bellissimi. Sono orgoglioso del risultato che abbiamo ottenuto, orgoglioso perché il nostro gruppo si è formato solo 6 mesi fa. I cittadini hanno creduto in questa forza nuova che portava con se anni di esperienza nella politica sestese. Ricominciare da zero era un rischio, eravamo più persone con idee diverse, alcuni alla prima esperienza politica altri con un'esperienza consolidata da diversi anni, alcuni si conoscevano, altri si incontravano per la prima volta, alcuni erano giovani altri, come il sottoscritto, meno giovani, ma avevamo tutti un punto in comune: la passione politica. Non avevamo la possibilità di avere una sede fissa, ma tra noi la comunicazione non è mai mancata, siamo sempre stati in contatto, siamo sempre stati presenti l'uno per l'altro. Abbiamo discusso, abbiamo lavorato, abbiamo riso, abbiamo persino cantato, abbiamo ricevuto provocazioni che abbiamo volutamente ignorato, abbiamo incontrato tante belle persone e abbiamo dato loro ascolto. Abbiamo lavorato sodo con pochi mezzi, con un budget limitato, ma non ci siamo mai persi d'animo. La passione ha sempre avuto la meglio. Abbiamo avuto la fortuna di avere Sandro Piano nostro candidato Sindaco, un uomo con un bagaglio e una preparazione politica inestimabile che ci ha permesso di andare avanti.  Ringrazio davvero di cuore tutti i miei splendidi compagni di viaggio. È stata una grande avventura!

Devo aggiungere che da martedì mattina a Sesto San Giovanni è calato uno strano silenzio, la città sembra più vuota, non si vedono più volantini/santini sparsi qua e là. Tutto sembra finito o meglio tutto sembra sospeso. Confesso che quest'aria che sto respirando mi fa uno strano effetto. Aldilà delle aspettative che avevano i cittadini e io stesso, dobbiamo riprenderci e fare la scelta giusta. Dobbiamo andare a votare. Ognuno di noi può portare un contributo prezioso e determinante per la Nostra città. Certo scegliere non è facile, soprattutto per coloro che avevano puntato al cambiamento scegliendo una lista civica, ma dobbiamo farlo per poter scegliere e non subire le scelte altrui! Ricordiamoci che ogni voto ha un valore prezioso, purché pensato e mai come in questo caso dobbiamo pensarci bene.

venerdì 19 maggio 2017

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La Tazzina di Caffè

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Questa campagna elettorale sarà  ricordata solo per il bassissimo livello in cui sta naufragando. In tanti, tantissimi anni che, malgrado noi,  seguiamo e subiamo la propaganda elettorale, quanto  è  successo a Sesto domenica mattina non l’avevamo mai visto.

Un gazebo della lista Cittadini di Sesto, lista che appoggia Gianpaolo Caponi sindaco, sul piazzale del cimitero a ridosso dell’ingresso. Una scelta di cattivo gusto, vergognosa, di scarsa sensibilità,  di totale mancanza di rispetto per il luogo, e per chi vi si reca a rendere omaggio ai propri cari.  

Della serie: se non ci seguono di qua, forse ci danno retta dall’aldilà!

Quelli che… ritratto semiserio di aspiranti consiglieri: Paolo Vino l’antesignano del civismo sempre in movimento

Quelli che… ritratto semiserio di aspiranti consiglieri: Paolo Vino l’antesignano del civismo sempre in movimento



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Ha respirato politica sin da ragazzino, quando al pomeriggio aiutava il papà nel negozio di fiori di via Marconi, luogo d’incontro di tanti socialisti sestesi. Paolo Vino, mai iscritto ad un partito, è stato l’antesignano del civismo cittadino. Un civismo politico, non contro i partiti, ma come elemento rafforzativo delle politiche urbane.
A Lui si deve, nella prima metà degli anni novanta, la nascita del movimento politico  dei Giovani Sestesi. Una realtà per Sesto consolidatasi con l’ingresso in Consiglio Comunale nella consigliatura appena conclusa. E’ più preparato  di come vuole apparire. Ha tratti di assoluta umanità e disponibilità.
Oggi sacrificando il suo simbolo si lancia in una nuova avventura con la Lista Popolare per Sesto che sostiene Alessandro Piano, candidato  Sindaco. Un po’ come il senatore romano Plinio il giovane, il nostro Paolo si porterà dietro questa etichetta che lo ha reso noto.
Il suo motto potrebbe essere: “Diamoci da fare“. Voto otto 1/2 .