Ogni giorno sta diventando un bollettino di Guerra. Ancora un'altro imprenditore che si è tolto la vita perchè non copriva i debiti, perchè si vergognava di non riuscire a mantenere la sua famiglia e ancora per la stretta morsa delle tasse. M quello che mi fa "incazzare" è che nessun amministratore della mia città ha scritto due righe, come se sono di un'altra specie. Le persone sono tutte uguali e come ci si indigna per le morti bianche sul lavoro bisogna indignarsi per le morti bianche del commercio e dell'imprenditoria. Mi auguro di non dover più leggere di imprenditori o commercianti che si tolgono la vita per problemi di tasse o banche.
Paolo Vino
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